La Grafia Ufficiale della lingua veneta: dalla GVU (1995) alla GIVM-DECA (2017)

Qual è la grafia ufficiale della lingua veneta?

La risposta breve e concisa è “la GIVM (Grafia Internazionale del Veneto Moderno)”, deliberata il 14 dicembre 2017 all’unanimità dai membri della 2^ Commissione grafia e toponomastica veneta, istituita nel 2010 ai sensi della legge regionale del Veneto n. 8/2007 con appositi decreti attuativi.

 

Ci sono state altre grafie ufficiali della lingua veneta?

La risposta breve è “sì, la GVU (Grafia Veneta Unitaria)”, deliberata nel dicembre 1994 dai membri della 1^ Commissione grafia e toponomastica veneta, pubblicata in formato cartaceo nel 1995”.

 

Quali sono le scelte ortografiche per la lingua veneta espresse dalla attuale grafia ufficiale regionale GIVM?

Presso il sito internet www.linguaveneta.net, il portale del Consiglio Regionale del Veneto sulla lingua veneta, alla voce “grafia ufficiale” si chiarisce quali sono i principi ispiratori della grafia ufficiale GIVM, si elencano le scelte ortografiche, si offrono molti esempi di parole venete scritte nella grafia ufficiale (con loro corrispondente pronuncia) e tabelle di comparazione con le grafie e le pronunce di altre lingue.

Alla fine di questo articolo un breve paragrafo commenterà le scelte della GIVM in confronto con la GVU ed alcune altre grafie.

 

Volendo operare un confronto tra le due grafie ufficiali, che cosa emerge?

Anzitutto esse si basano sulla medesima filosofia: il principio descrittivo

Il manuale della GVU del 1995 approvato dalla 1^ Commissione grafia afferma fin da subito di affidarsi al principio della descrittività, ossia di far in maniera che la grafia della lingua veneta consenta allo scrittore di poter riprodurre il più fedelmente possibile anche le sfumature fonetiche della propria parlata. Per usare un’immagine, una grafia descrittiva è come un vestito di sartoria: aderisce alle forme del singolo parlante valorizzandole. Le proposte ortografiche prescrittive, invece, propongono l’uso di taglie conformate sulla media delle pronunce della popolazione parlante. La 1^ Commissione di esperti del 1995 optò espressamente per la prima opzione: la grafia descrittiva è necessaria per valorizzare appieno tutte le varianti della lingua veneta dando loro un modo del tutto autonomo di essere rappresentate e dunque di potersi trasmettere.

L’incarico che ha avuto la 2^ Commissione di esperti, avviata nel 2010, è stato quello di proseguire sulla linea descrittiva già stabilita dalla 1^ Commissione, razionalizzando però le singole scelte in quanto la GVU aveva proposto, spesso, due-tre opzioni per ogni suono, lasciando al singolo autore di scegliere quale più gli risultava congeniale tra le due-tre “approvate”.

Ecco dunque che la GIVM, approvata nel 2017 dalla 2^ Commissione, ha operato appunto una razionalizzazione in modo da poter applicare in maniera univoca e quindi più efficace il principio di descrittività riducendo drasticamente la aleatorietà delle scelte della GVU, che l’avevano resa fin da subito di incerta applicazione, dando peraltro luogo alla necessità di istituire già nel 2010 un’altra Commissione, la 2^ Commissione appunto.

La grafia GIVM ha sancito dunque un momento importante per formalizzare una grafia descrittiva come già era la GVU, con un maggior grado di certezza data dall’univocità delle scelte ortografiche, applicabili in maniera lineare e razionale, come era emerso bene anche dell’esperienza di funzionamento della grafia DECA in corsi di lingua veneta svolti in svariate aree venetofone, nonché di pubblicazioni universitarie, software e altro.

Dal punto di vista della metodologia di lavoro, in entrambi i casi le grafie ufficiali GVU e GIVM si sono ispirate alla tradizione (pur mutevole e variegata) per tutto quanto non destava questioni rilevabili nell’uso sia quotidiano che letterario (ad es. le consonanti p, t, b, d, m, n, r, …), adottando soluzioni specifiche quando invece dall’uso e dalla letteratura, nonché dalla fonologia linguistica, vi fossero questioni rilevanti, come nel caso di X/Z, di L/Ł e altre.

Vi sono tuttavia anche delle diversità tra la prima grafia ufficiale veneta (GVU 1994-2017) e la seconda grafia ufficiale veneta (GIVM 2017-oggi): a parte le singole scelte, di cui si parlerà meglio a fondo articolo, la GIVM assume una prospettiva diatopica (cioè di areale linguistico) differente.

La Grafia Veneta Unitaria (GVU), infatti limitava la sua visione alle varietà della lingua veneta nella Regione Veneto, mentre l’attuale grafia ufficiale, la Grafia Internazionale del Veneto Moderno si pone appunto, anche nella scelta del nome, come grafia del veneto moderno (in linea con la GVU, anch’essa non certo una grafia storica, bensì una grafia moderna) ed altresì come grafia del veneto per tutte le sue varietà linguistiche, distribuite anche in altri Stati e contesti linguistici (es. Istria slovena, Istria croata, Brasile venetofono, Messico venetofono, come anche potenzialmente Canada, Australia, Argentina, etc.) secondo la attuale distribuzione geografica internazionale, diventata, anche con l’operato globale dell’Academia de ła Łengua Veneta, una vera e propria vocazione internazionale della lingua veneta.

Dal punto di vista poi delle singole scelte, GVU e GIVM-DECA concordano su alcune e divergono su altre: in più, la grafia GIVM-DECA è la prima grafia veneta ad includere un sistema coerente di accentazione e una normazione dell’apostrofazione.

 

Tabella comparativa tra GVU, GIVM e DECA

Come si può notare dalla tabella sottostante, la grafia DECA (2014) adottata dall’Academia de ła Bona Creansa – Academia de ła Łengua Veneta corrisponde in tutto e per tutto alle scelte ortografiche della grafia ufficiale GIVM approvata a livello regionale nel 2017. Tale nuova grafia ufficiale, conferma molte delle scelte della precedente grafia ufficiale (GVU, 1994) e si limita a sciogliere le incertezze lasciate dalla GVU (ove essa lasciava più opzioni sovrapposte), anche innovando ove necessario: in particolare, nella GIVM-DECA si è adottato un approccio sistematico all’intero parco delle consonanti sibilanti, si è adottata la “nj” veneta (al posto del dubbio gn/ñ della GVU) e si è ritenuto di tornare alla ł col tratto inclinato (la prima ad essere stata utilizzata in testi veneti, che la GVU aveva invece proposto di mutare in ƚ con tratto orizzontale).

Seguendo la proposta DECA, la grafia ufficiale attualmente vigente GIVM si dota anche di un sistema di accentazione completo e di una normazione dell’uso dell’apostrofo.

Come si nota nell’ultima riga della tabella, il sistema DECA prevede anche uno standard linguistico (teoria del Multi-Standard veneto, che valorizza le varietà venete come sistema linguistico completo ed includente) elaborato con la pubblicazione universitaria “EuroComRom: I sete tamizi” (Univ. Frankfurt, 2016), che tuttavia non fa parte della GIVM, poiché il compito della 2^ Commissione grafia e toponomastica veneta era quello di stabilizzare la codificazione ortografica, non di occuparsi dello standard linguistico in senso lato. 

Nella tabella i grafemi sono indicati in lettera o in digrafo. Le barrette / indicano scelte alternative, mentre il trattino – indica varietà combinatorie, sia fonologiche che ortografiche.

 

Scelte ortografiche: IPA

GVU (1995)

 

GIVM (2017)

 

DECA (2014)

Vocali: [a], [ɛ], [e], [i], [ɔ], [o], [u]

à, è, é, ì, ò, ó, ù

=

à, è, é, ì, ò, ó, ù

=

à, è, é, ì, ò, ó, ù

Cons. espl. bilabiale sorda: [p]

p

=

p

=

p

Cons. espl. bilabiale sonora: [b]

b

=

b

=

b

Cons. espl. alveolare sorda: [t]

t

=

t

=

t

Cons. espl. alveolare sonora: [d]

d

=

d

=

d

Cons. espl. velare sorda: [k]

ca,o,u-che,i

=

ca,o,u-che,i

=

ca,o,u-che,i

Cons. espl. velare sonora: [g]

ga,o,u-ghe,i

=

ga,o,u-ghe,i

=

ga,o,u-ghe,i

Cons. fric. labiodentalesorda : [f]

f

=

f

=

f

Cons. fric. labiodentale sonora: [v]

v

=

v

=

v

Cons. fric. sibilante: [s]

s/ss

s

=

s

Cons. fric. sibilante: [z]

s/x/ṡ

z

=

z

Cons. nasali orali: [n]-[ŋ]

n

=

n

=

n

Cons. nasale bilabiale: [m]

m

=

m

=

m

Cons. nasale palatale: [ɲ]

gn/ñ

nj

=

nj

Cons. vibranti: [r]-[ɾ]

r

=

r

=

r

Appross. palatale: [j]

j

=

j

=

j

Appross. laterale: [l]

l

=

l

=

l

Appross. dorsopalatale: [e]

ƚ

~

ł

=

ł

Cons. fric. sibilante sorda: [ʦ]

z/zz

ts

=

ts

Cons. fric. sibilante sonora: [ʣ]

z/ż

dz

=

dz

Cons. fric. sibilante sorda: [θ] 

zh/ẑ

th

=

th

Cons. fric. sibilante sonora: [δ]

dh/đ

dh

=

dh

Cons. fric. palatale sorda: [ʧ]

cia,o,u-ce,i / ċ

cia,o,u-ce,i

=

cia,o,u-ce,i

Cons. fric. palatale sonora: [ʤ]

gia,o,u-ge,i / ġ

gia,o,u-ge,i

=

gia,o,u-ge,i

Regole di accentazione

no

=

Regole di apostrofazione

no

=

Teoria dello standard linguistico

no

=

no

Obiezioni tipiche

Si può obiettare che debba o possa essere una commissione istituita per legge a stabilire quale sia la grafia ufficiale di una lingua: in molti casi, anche noti, non sono procedure a base giuridica a stabilire l’optimus ortografico per un sistema linguistico in un certo tempo e spazio, bensì una forma di consensus tra gli studiosi, gli intellettuali, gli autori nella lingua, spesso sotto la funzione guida di una Accademia che si occupi dello studio, della ricerca, dell’insegnamento e della diffusione di tale lingua.

Anche concordando con tale prospettiva, nel caso veneto occorre dire che le due prospettive convergono precisamente: la grafia ufficiale GIVM, infatti, non è un prodotto generato in seno alla Commissione regionale che l’ha sancita nel 2017, in quanto la GIVM corrisponde in tutto e per tutto alla grafia DECA (Drio El Costumar de l’Academia), utilizzata dall’Academia de ła Bona Creansa – Academia de ła Łengua Veneta a partire dal 2014 in corsi, pubblicazioni divulgative, pubblicazioni universitarie, percorsi di insegnamento scolastico, documenti ufficiali, materiali pubblicitari e social, blog, mostre, seminari, conferenze, convegni, app, software e altro.

 

In termini di scelte, uso, sostegno scientifico e diffusione, che cosa si può dire, anche in confronto con altre proposte ortografiche?

La grafia ufficiale GIVM della lingua veneta (2017), mutua dalla ortografia DECA (2014) non solo le scelte grafiche, ma anche la possibilità di dotarsi degli strumenti dello Standard linguistico DECA (teoria del Multi-Standard). Diversamente da altre grafie, la grafia GIVM-DECA ha inoltre il sicuro pregio di essere assai sperimentata ed in diversi contesti nella pratica (pubblicazioni, social, conferenze), di godere di studi e pubblicazioni universitari (dal 2016), di essere uso nei corsi di veneto (oltre 50 corsi dal 2014) e nei Percorsi Linguistici Veneti nelle scuole (quasi 30 classi scolastiche dal 2018), di essere usata in blog, festival di canzoni, circoli poetici, di essere utilizzata per risorse online in lingua veneta (tastiera Google, tastiera Microsoft, LibreOffice, Telegram, Memrise, app, e più recentemente anche Wikipedia in lingua veneta), rendendola la grafia moderna dotata del maggior corpus di produzione in lingua, in continua crescita, assistito anche dal “pedigree” scientifico più solido.

prof. Alessandro Mocellin*

docente di Lettere, dottore magistrale in Giurisprudenza, dottore magistrale in Linguistica

Direttore di Academia de ła Łengua Veneta,

dipartimento linguistico di Academia de ła Bona Creansa

ONG accreditata con funzioni consultive per la Convenzione UNESCO ICH 2003

 

*Lo scrivente è stato audito nella 2^ Commissione, insieme ad altri esperti, anche universitari, negli anni 2011, 2016, 2017.

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